Previsto dalla Legge di Bilancio 2020
La Legge di Bilancio 2020 ha determinato la fine a super e iper ammortamento alla fine del 2019 che nel 2020 saranno sostituiti da un apposito credito d’imposta.
Di seguito una sintesi delle principali caratteristiche dello strumento di incentivo.
Soggetti beneficiari
Il credito d’imposta spetta a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato (incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti), indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito.
Per gli investimenti aventi a oggetto beni materiali non Industria 4.0, sono ammessi anche gli esercenti arti e professioni.
Spese ammissibili
Il nuovo bonus compete per gli investimenti in beni nuovi strumentali all’esercizio d’impresa, destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, effettuali dal 1° gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2020 ovvero entro il 30 giugno 2021 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Sono esclusi:
- - i veicoli e gli altri mezzi di trasporto di cui all’art. 164, comma 1, TUIR;
- - i beni materiali strumentali con coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5%;
- - i fabbricati e le costruzioni;
- - i beni indicati nella tabella di cui all’allegato 3 alla legge di Stabilità 2016 (ossia: condutture utilizzate dalle industrie di imbottigliamento di acque minerali, dagli stabilimenti termali e idrotermali; condutture per la produzione e distribuzione di gas naturale; materiale rotabile);
- - i beni gratuitamente devolvibili delle imprese operanti in concessione e a tariffa nei settori dell'energia, dell'acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento rifiuti.
Determinazione del credito di imposta
L’aliquota agevolativa è pari:
- - per gli investimenti in beni materiali Industria 4.0 (beni ricompresi nell'allegato A annesso alla Legge di Bilancio 2017): al 40% per investimenti fino a 2,5 milioni e al 20% per la quota di investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro;
- - per gli investimenti in beni immateriali Industria 4.0 (beni ricompresi nell'allegato B annesso alla Legge di Bilancio 2017, come integrato dalla Legge di Bilancio 2018): al 15% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 700.000 euro. Sono agevolabili anche le spese per servizi sostenute in relazione all'utilizzo dei beni di cui al predetto allegato B mediante soluzioni di cloud computing, per la quota imputabile per competenza;
- - per investimenti in beni materiali strumentali nuovi diversi dai precedenti (non Industria 4.0): al 6% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.
Adempimenti per la fruizione del credito di imposta
Il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione:
- - in 5 quote annuali di pari importo, ridotte a 3 per gli investimenti di beni immateriali;
- - a decorrere dall'anno successivo a quello di entrata in funzione dei beni, ovvero a decorrere dall'anno successivo a quello dell'avvenuta interconnessione dei beni per gli investimenti relativi ai beni compresi negli allegati A e B della L. 232/2016.
Il credito d'imposta non concorre alla formazione del reddito nonché della base imponibile dell’Irap e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del TUIR e successive modificazioni.
Il credito d'imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile Irap, non porti al superamento del costo sostenuto.
Per saperne di più
Siamo a disposizione delle imprese che intendono fruire del bonus fiscale per supportarle nell’individuazione dei costi che potranno essere effettivamente ammessi alla fruizione del credito di imposta.