Bando per il sostegno a progetti di ricerca che prevedono l’impiego di ricercatori (bando chiuso il 6 agosto 2019)
La Regione Veneto mette a disposizione 4,5 milioni di euro per finanziare sia l’attività di ricerca specializzata e di sviluppo sperimentale sia i meccanismi di innovazione tramite l’impiego di ricercatori assunti direttamente dall’impresa, senza sostituire altro personale già impiegato dal soggetto beneficiario, contribuendo al perseguimento degli obiettivi previsti dalla Strategia di Specializzazione Intelligente per la Ricerca e l’Innovazione della Regione Veneto (RIS3 Veneto) e finalizzando l’azione verso le priorità e gli ambiti di specializzazione in essa contenuti, in coerenza con le finalità previste dal Piano Strategico Regionale per la Ricerca Scientifica e lo Sviluppo Tecnologico e l’Innovazione.
Soggetti beneficiari
Possono presentare domanda di sostegno le micro, piccole e medie imprese (PMI) della Regione Veneto, regolarmente costituite, iscritte nel registro delle imprese e attive presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio, che hanno un’unità operativa attiva in Veneto nella quale realizzare l’iniziativa.
Progetti ammissibili
Sono ammissibili i progetti che prevedono l’impiego di ricercatori (dottori di ricerca e laureati magistrali con profili tecnico-scientifici) presso le imprese stesse e che risultano coerenti con la RIS3 Veneto e con il Piano Strategico Regionale per la Ricerca Scientifica e lo Sviluppo Tecnologico e l’Innovazione e che sono quindi orientati verso le traiettorie di sviluppo previste dai quattro ambiti di specializzazione (Smart Agrifood, Sustainable Living, Smart Manufacturing e Creative Industries) attraverso lo sfruttamento delle tecnologie abilitanti (micro e nano elettronica, materiali avanzati, biotecnologie industriali, fotonica, nanotecnologie e sistemi avanzati di produzione) e dei driver dell’innovazione, intesi come fattori catalizzatori o di stimolo per l’innovazione, non solo tecnologica, e che prevedono l’impiego di ricercatori nelle imprese per lo svolgimento di una delle seguenti tipologie progettuali:
- a) ricerca industriale;
- b) sviluppo sperimentale;
- c) innovazione di processo.
Sono considerati ricercatori il personale in possesso di un dottorato di ricerca conseguito presso una Università italiana o estera (se riconosciuto equipollente sulla base della legislazione vigente in materia) o in possesso di Laurea Magistrale in discipline in ambito tecnico o scientifico (Allegato 2 del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83) purché impiegato in attività di ricerca e sviluppo o innovazione.
Il ricercatore impiegato deve prestare servizio in azienda, avere un profilo coerente con il progetto di ricerca presentato, non aver stipulato contratti di lavoro dipendente con il soggetto proponente conclusisi con il licenziamento o le dimissioni nei 6 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda, non essere coniuge o parente entro il secondo grado con il legale rappresentante, gli amministratori o i soci del soggetto proponente.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
1) nuovo personale di ricerca e sviluppo:
- - spese per l’impiego di uno o più ricercatori assunti dall’azienda a tempo determinato o indeterminato, con contratto di lavoro dipendente sottoscritto in data successiva alla presentazione della domanda di sostegno e inquadrato con mansioni di attività di ricerca e sviluppo (è ammesso l’apprendistato solamente di alta formazione e ricerca), senza sostituire altro personale già impiegato dal soggetto beneficiario ;
- - spese per l’impiego di uno o più ricercatori assunti dall’azienda a tempo determinato o indeterminato, con contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca sottoscritto in data successiva alla presentazione della domanda di sostegno e che prevedono un tutor aziendale dedicato (anche parzialmente) al progetto, senza sostituire altro personale già impiegato dal soggetto beneficiario. I relativi costi sono relativi soltanto all’apprendista (tutor escluso) e calcolati in modo diretto con il calcolo del costo orario per le ore effettivamente dedicate al progetto;
2) costi correlati alla ricerca e sviluppo; spese relative ai costi residui della ricerca e sviluppo che non siano per il personale e comprendono:
- - l’utilizzo di attrezzature tecnico-specialistiche,
- - consulenze specialistiche e servizi esterni di carattere tecnico-scientifico,
- - materiali e componenti direttamente imputabili per la realizzazione di un prototipo connesso al progetto.
3) spese generali supplementari: altri costi di esercizio, materiali e forniture derivanti direttamente dal progetto finanziato.
Sono ammesse le spese relative all’impiego di massimo 3 ricercatori. Nel caso di impiego di un solo ricercatore, il singolo contratto deve prevedere una durata non inferiore ai 12 mesi. Nel caso di più ricercatori, il singolo contratto deve prevedere una durata non inferiore a 6 mesi.
La sommatoria delle mensilità effettivamente dedicate al progetto dai ricercatori impiegati in azienda deve essere almeno pari a 12 e un ETP (Equivalente Tempo Pieno) minimo di 0,5 .
L’importo delle spese ammissibili varia in base alla tipologia di attività e alla dimensione di impresa:
- - Ricerca industriale: spesa minima € 80.000,00, spesa massima € 350.000,00;
- - Sviluppo sperimentale: spesa minima € 40.000,00, spesa massima € 200.000,00;
- - Innovazione di processo: spesa minima € 20.000,00, spesa massima € 100.000,00.
Le spese, ai fini della loro ammissibilità, devono essere sostenute dalla data di avvio del progetto, ed entro i successivi 18 mesi dalla data di pubblicazione nel BURV del decreto di finanziabilità e impegno di spesa, che sarà comunicata da AVEPA a ciascun beneficiario.
Agevolazione concessa
L’agevolazione, nella forma di contributo in conto capitale, varia in relazione alla tipologia di attività progettuale e alla classificazione dimensionale dell’azienda:
- - Ricerca industriale: piccola impresa 70%, media impresa 60%;
- - Sviluppo sperimentale: piccola impresa 45%, media impresa 35%;
- - Innovazione di processo: piccola impresa 50%, media impresa 50%.
L’intensità di aiuto per le attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale può essere aumentata nel caso in cui i risultati del progetto siano ampiamente diffusi attraverso conferenze, pubblicazioni, banche dati di libero accesso o software open source o gratuito:
- - Ricerca industriale con ampia diffusione dei risultati: piccola impresa 75%, media impresa 65%;
- - Sviluppo sperimentale con ampia diffusione dei risultati: piccola impresa 50%, media impresa 40%.
Le agevolazioni previste dal presente Bando non sono cumulabili con altri aiuti pubblici concessi per le medesime spese, incluse le agevolazioni concesse sulla base del regolamento “de minimis”, ad eccezione del credito di imposta per la ricerca, come specificato nella circolare dell’Agenzia delle Entrate 5/E del 16 marzo 2016.
Termini di presentazione e modalità di valutazione delle domande di contributo
L’apertura dei termini per la compilazione e la presentazione della domanda di sostegno è prevista il giorno 21 giugno 2019 e sarà attiva fino alle ore 17.00 del 6 agosto 2019.
Ogni impresa può presentare una sola domanda di sostegno, non sono ammissibili domande presentate da imprese collegate tra loro, nel caso in caso siano presenti più domande sarà ritenuta ammissibile la prima in ordine cronologico di presentazione
Le agevolazioni sono concesse sulla base di procedura valutativa con procedimento a graduatoria.
La presente scheda ha solo scopo informativo. Si declina ogni responsabilità in caso di errori o lacune. I contenuti della scheda potranno essere oggetto di aggiornamento e approfondimento senza periodicità prestabilita.