Aiuti per la promozione della ricerca e sviluppo (bando chiuso il 19 aprile 2018)
L'Avviso 7/2017, approvato dalla Giunta provinciale con deliberazione del 28 dicembre 2017, intende finanziare (mettendo a disposizione risorse per 2 milioni di euro) progetti di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale realizzati sul territorio provinciale da imprese di qualsiasi dimensione, operanti nei settori individuati dai codici Ateco ammissibili. I progetti possono prevedere il coinvolgimento di uno o più organismi di ricerca, mediante l'acquisto di servizi di ricerca contrattuale ed essere coerenti con le traiettorie tecnologiche della strategia di specializzazione intelligente provinciale (nelle aree della «Qualità della Vita; «Energia e Ambiente»; «Agrifood»; «Meccatronica).
Beneficiari
Possono presentare domanda di agevolazione:
- 1. le imprese iscritte nel Registro delle Imprese della Provincia di Trento; qualora non tenute dall'ordinamento all'iscrizione nel Registro delle imprese, devono essere in possesso di partita Iva;
- 2. i consorzi e le reti d’impresa con soggettività giuridica, come definite dall’articolo 3, comma 4 ter, del Decreto legge n. 5 del 2009, convertito dalla legge n. 33 del 2009, iscritti nel Registro delle imprese della Provincia di Trento;
- 3. i soggetti di cui ai precedenti punti 1. e 2. con sede legale e operativa fuori dal territorio della Provincia autonoma di Trento. Prima dell’erogazione delle agevolazioni previste dall’Avviso, tali imprese devono risultare iscritte nel Repertorio economico amministrativo (R.E.A.) tenuto dalla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura della provincia di Trento e avere una unità operativa attiva nel territorio provinciale; per unità operativa si intende una struttura aziendale in grado di produrre beni e servizi, tanto sotto il profilo tecnologico quanto amministrativo.
I richiedenti devono inoltre esercitare nel territorio della Provincia autonoma di Trento un’attività rientrante in uno dei codici ATECO indicati nell’allegato 8 dell'Avviso 6/2017.
Ai fini della presentazione della domanda di agevolazione e della concessione degli aiuti le imprese devono:
- a) non avere in corso procedure concorsuali;
- b) non essere considerate in difficoltà secondo la definizione della normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato;
- c) essere dotati di contabilità ordinaria.
Investimenti ammissibili
Sono ammissibili i progetti di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale che possono prevedere il coinvolgimento di uno o più organismi di ricerca, mediante l'acquisto di servizi di ricerca contrattuale.
Spese ammissibili
I progetti devono avere un valore compreso tra € 500 mila e € 1,5 milioni e riguardare le seguenti spese:
1) Spese per il persona dipendente o contratto di collaborazione: in particolare per il personale dipendente è ammesso un costo standard orario di:
- - 46 euro per i quadri (e per il personale con contratto di dirigente)
- - 27 euro per impiegati/operai/apprendisti
Per gli apprendisti è stabilito un limite di spesa ammissibile non superiore al 9% della spesa di personale dipendente sostenuta complessivamente per gli impiegati, gli operai e gli apprendisti.
2) Costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti
3) Costi degli strumenti e delle attrezzature, di importo unitario non inferiore a 1.000 euro nella misura e per la durata in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca.
4) Altri costi di esercizio (materiali, forniture, anche di servizi e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per effetto dell’attività di ricerca e attribuibili in maniera inequivocabile alla stessa).
5) Spese generali indotte dall’attività di ricerca in via forfettaria in misura pari al 15% delle spese di personale ammesse ad agevolazione.
Fra le spese non ammissibili si richiamano le principali:
- - iniziative rivolte all’aggiornamento o al miglioramento di sistemi di software gestionale di versioni gia in uso in azienda;
- - gli investimenti realizzati in economia;
- - operazioni di leasing;
- - i costi relativi a multe, penali, ammende, sanzioni pecuniarie, oneri e spese processuali e di contenziosi;
- - interessi debitori e interessi di mora;
- - le commissioni per operazioni finanziarie, le perdite di cambio e gli altri oneri meramente finanziari ivi compresi eventuali costi legati al rilascio di fideiussioni bancarie o polizze fideiussorie;
- - contributi in natura (forniture di opere, beni e servizi in relazione ai quali non e stato effettuato alcun pagamento giustificato da documenti di spesa);
- - oneri accessori (spese notarili, oneri finanziari, bolli, spese fiscali, imprevisti);
- - l’imposta sul valore aggiunto (I.V.A.), anche se non recuperabile;
- - pagamento dei beni immateriali tramite royalty;
- - ammortamenti di strumenti e attrezzature usati, anche se acquistati appositamente per il progetto di ricerca;
- - servizi di consulenza e servizi equivalenti prestati da titolari, soci persone fisiche e amministratori dell’impresa o da società collegate e controllate.
Agevolazione concessa
La percentuale di contribuzione, ai sensi del Regolamento (UE) n. 651 del 17 giugno 2014 della Commissione che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato, varia dal 25% all’80% in relazione alla dimensione dell’impresa, alla tipologia di spesa (sviluppo sperimentale o ricerca industriale) e al riconoscimento di eventuali maggiorazioni.
Termini di presentazione della domanda
Le domande per ottenere la concessione degli aiuti devono essere presentate entro il 19 aprile 2018.
Le domande sono valutate sulla base dei seguenti criteri di valutazione:
- - Qualità dell’innovazione della proposta (punteggio massimo 10, con un minimo di 6);
- - Rilevanza dei risultati e dei prodotti (massimo 3 punti);
- - Capacità tecnico-scientifica dei proponenti e capacità gestionale di progetti complessi misurata in termini di complementarietà e comprovata qualifica delle competenze tecnico-scientifiche coinvolte (punteggio massimo 10, con un minimo di 6);
- - Sostenibilità economico-finanziaria (massimo 5 punti).
Sono previsti anche i seguenti criteri di premialità:
- - Progetti che ricadono all’interno delle Aree Interne (2 punti):
- - Sinergia dell’intervento rispetto ad ulteriori interventi previsti dal Programma o finanziati da altri fondi europei (3 punti).
- - Rilevanza della partnership con organismi di ricerca locali/nazionali/europei (punteggio massimo 5);
- - Coerenza con la strategia di specializzazione intelligente
I casi di maggiorazione delle intensità di aiuto (nel limite delle percentuali massime ammissibili) previsti sono i seguenti:
- - 15% se il progetto prevede la collaborazione effettiva tra imprese di cui almeno una è una PMI o viene realizzato in almeno due Stati membri, o in uno Stato membro e in una parte contraente dell’accordo SEE, e non prevede, sia in sede di ammissione della domanda che di accertamento finale, che una singola impresa sostenga da sola più del 70% dei costi ammissibili;
- - 10% nel caso della ricerca industriale, i risultati del progetto sono ampiamente diffusi attraverso conferenze, pubblicazioni, banche dati di libero accesso o software open source o gratuito;
- - 5% se il progetto comporta il verificarsi, nel caso di sviluppo sperimentale, della condizione in cui i risultati del progetto sono ampiamente diffusi attraverso conferenze, pubblicazioni, banche dati di libero accesso o software open source o gratuito.
Per saperne di più
- Visita la pagina dedicata all'incentivo sul sito di APIAE