Avviso "NS2 - Nuove sfide nuovi servizi" (bando chiuso il 31/10/2017)
La sfida a cui vuole far fronte la Regione Veneto con questo avviso è quella di finanziare progetti che realizzino interventi di ricerca-azione su temi dell’innovazione sociale, in grado di favorire la diffusione di una nuova cultura per lo sviluppo dell’inclusione sociale, mediante la promozione di percorsi di creazione del lavoro da realizzarsi nell’ambito di modelli innovativi ad impatto sociale, di economica collaborativa e circolare.
Per innovazione sociale si intende l’applicazione di nuove idee (in merito a prodotti, servizi e modelli) in grado di rispondere in maniera efficace e sostenibile ai bisogni e alle esigenze sociali, secondo un approccio del tutto alternativo rispetto al passato, in cui differenti attori interagiscono e collaborano insieme a beneficio della società nel suo complesso, promuovendo nel contempo la capacità di agire della stessa. I meccanismi di interazione devono essere di tipo reticolare. Due dei paradigmi di innovazione sociale che stanno prendendo sempre più piede sono quello dell’economia collaborativa e quello dell’economia circolare.
Di seguito una sintesi del bando.
Progetti ammissibili
Le proposte progettuali potranno riguardare una delle seguenti linee di intervento:
- Linea 1 – Social impact: la finalità è quella di approfondire le tematiche collegate all'innovazione sociale, capitalizzare le buone prassi in merito ad esperienze aziendali che implementano pratiche ad impatto sociale, definire e sperimentare modelli aziendali strutturati secondo la logica delle società benefit.
- Linea 2 – Economia collaborativa: la finalità è quella di analizzare, definire e sperimentare nuovi modelli per fare impresa, di creazione del lavoro e di inclusione sociale, incentrati su pratiche innovative di cooperazione nella produzione di beni e servizi, di scambio e di confronto tra pari (peer to peer).
- Linea 3 – Economia circolare: la finalità è quella di esaminare e sperimentare modelli di creazione del valore basati sull’approccio del “ridurre, riusare e riciclare”, per incoraggiare un cambiamento culturale e favorire una più efficace interazione tra pubblico e privato, generando beni e servizi sostenibili sul piano sociale, economico e ambientale.
Gli interventi di ricerca-azione dovranno essere realizzati attraverso un adeguato gruppo di lavoro, avente carattere interdisciplinare, il quale dovrà essere specializzato sulle tematiche delle singola linea d’intervento per arrivare alla definizione concreta di nuovi modelli di creazione di valore ad impatto sociale e di nuove forme di lavoro, da sperimentare nel corso del progetto. Si precisa che, all’attività di ricerca, potrà essere dedicato fino ad un massimo del 40% del budget richiesto da ciascun progetto.
Considerate le tematiche dell’iniziativa e tenuto conto della necessità di realizzare progetti in grado di capitalizzare quanto di buono è stato già realizzato anche in altri contesti sovraregionali, ogni proposta progettuale dovrà prevedere un fellowship ogni € 100.000,00 di contributo richiesto. Questo intervento, infatti, attraverso l’erogazione di borse per visiting scholars, offre la possibilità di attrarre sul territorio regionale docenti e ricercatori provenienti da atenei fuori regione, contribuendo alla creazione di un gruppo di ricerca, avente carattere sovraregionale e internazionale, specializzato sui temi dell’iniziativa.
Le proposte progettuali, nell’ambito delle attività di azione, dovranno sviluppare percorsi innovativi di creazione del lavoro. Per percorsi innovativi di creazione del lavoro, si intende percorsi che sappiano valorizzare le nuove logiche/modalità di produzione, scambio e consumo proprie dell’economia collaborativa e circolare, coinvolgendo i destinatari nell’acquisizione di nuove conoscenze e competenze, prescindendo dal background scolastico/professionale posseduto da ciascuno, e nel rafforzamento delle proprie attitudini, per fornire loro gli strumenti utili ad inserirsi o permanere nel mercato del lavoro. Almeno il 30% dei destinatari inseriti in percorsi innovativi di creazione del lavoro dovrà essere svantaggiato e, entro la presentazione del rendiconto, il 30% di quest’ultimi, dovrà risultare utilmente occupato mediante una forma contrattuale vigente.
Negii interventi, in qualità di destinarti intermedi, dovranno essere coinvolti anche gli istituti scolastici secondari di 2° grado del territorio regionale e le Università venete, nonché gli Enti pubblici territoriali.
Soggetti proponenti
Possono presentare progetti:
- - gli Atenei, gli Enti e le Istituzioni contemplati dall’art. 22 della Legge n. 240 del 30 dicembre 2010, accreditati dalla Regione del Veneto nell’ambito della Formazione Superiore nell'elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002, e gli atenei, enti ed istituzioni non iscritti/e nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per la formazione superiore ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 359 del 13 febbraio 2004, entro la data di scadenza del presente Bando;
- - i soggetti iscritti nell'elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 per l'ambito della Formazione Continua, e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per i medesimi ambiti ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 359 del 13 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198/2009 ed alla DGR n. 2120/2015, entro la data di scadenza del presente Bando;
- - enti accreditati o in fase di accreditamento per i Servizi al lavoro ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 2238 del 20/12/2011 e s.m.i.
E' obbligatorio il partenariato con Atenei, Enti e le Istituzioni contemplati dall’art.22 della Legge n. 240 del 30 dicembre 2010, accreditati (o in corso di accreditamento) per l’ambito della formazione superiore.
Si ricorda che, devono essere coinvolti nel partenariato, come destinatari intermedi delle attività, gli istituti scolastici secondari di 2° grado e/o le Università del territorio regionale.
Per ciascuna linea d’azione, inoltre, le proposte progettuali dovranno coinvolgere i seguenti partner obbligatori:
- Linea 1 – Social impact: imprese, banche, soggetti con comprovate esperienza sulle società benefit (qualora previste attività in merito)
- Linea 2 – Economia collaborativa: imprese, servizi al lavoro, soggetti specializzati in change management (qualora previste attività in merito)
- Linea 3 – Economia circolare: imprese, enti pubblici, Soggetti specializzati sulle tematiche dell’economia circolare
Destinatari
Le attività progettuali sono rivolte alle seguenti tipologie di destinatari:
- - lavoratori occupati presso imprese (comprese le imprese sociali e le banche) operanti in unità localizzate sul territorio regionale con modalità contrattuali previste dalla normativa vigente;
- - titolari d’impresa, coadiuvanti d’impresa;
- - liberi professionisti, lavoratori autonomi;
- - soggetti svantaggiati;
- - lavoratori e operatori di organizzazioni profit o non-profit, pubbliche o private che operano nell’economia sociale.
Non sono ammissibili i destinatari riferibili ai settori della pesca e della sanità, nonché i soggetti che abbiano un rapporto di lavoro qualsiasi tipo con gli organismi di formazione, accreditati o non.
Risorse disponibili
Le risorse messe a bando sono pari a 4.000.000,00 euro
Ciascun progetto deve avere un valore complessivo non inferiore a euro 250.000,00 e non superiore a 500.000,00 euro. Ciascun progetto deve prevedere, a pena di inammissibilità, un costo massimo per destinatario pari a 6.000,00 euro.
E’ possibile richiedere il finanziamento (entro il limite massimo del 30% del contributo totale richiesto) anche per le tipologie di spesa a valere sulle risorse del FESR, purché strettamente funzionali alla realizzazione dei percorsi formativi e di accompagnamento.
Per saperne di più
- Scarica il bando dal sito web della Regione Veneto