Avviso per la presentazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle 12 aree di specializzazione individuate dal PNR 2015-2020 (bando aperto fino al 09/11/2017)
Il MIUR mediante l'Avviso n. 1735 del 13 luglio 2017 mette a disposizione 497 milioni di euro (di cui 393 destinate alle Regioni del Mezzogiorno) in favore dei progetti di Ricerca Industriale e non preponderante Sviluppo Sperimentale nelle seguenti 12 Aree di specializzazione:
- - Aerospazio
- - Agrifood
- - Blue Growth
- - Chimica verde
- - Cultural Heritage
- - Design, creatività e Made in Italy
- - Energia
- - Fabbrica Intelligente
- - Mobilità sostenibile
- - Salute
- - Smart, Secure and Inclusive Communities
- - Tecnologie della vita
Di seguito una scheda di sintesi dell'avviso.
Soggetti beneficiari
I soggetti ammissibili a presentare domande di partecipazione sono:
- a) le Imprese (PMI e Grandi Imprese), partecipanti in forma singola o associata;
- b) le Università;
- c) gli Enti pubblici di ricerca di cui all'articolo 1 del Decreto Legislativo n. 25 novembre 2016, n. 218;
- d) altri Organismi di ricerca pubblici e privati, in possesso dei requisiti di cui al Regolamento (UE) n. 651/2014;
- e) le Amministrazioni Pubbliche;
- f) ogni altro soggetto, in possesso dei requisiti previsti dal presente Avviso, ai sensi dell’articolo 5 comma 1 del D.M. 593/2016,
che realizzino congiuntamente, come specificato ai successivi commi, un Progetto di ricerca industriale e di non preponderante sviluppo sperimentale in una delle 12 Aree di specializzazione previste.
La domanda di partecipazione deve essere presentata nella forma del Partenariato pubblico-privato, che deve essere costituito da almeno un soggetto di diritto pubblico e da almeno un soggetto di diritto privato.
Il Partenariato pubblico-privato deve altresì prevedere la partecipazione di almeno una PMI e di almeno un'Università o Ente pubblico di ricerca.
Progetti ammissibili
Ciascun progetto deve prevedere un totale di costi complessivi ammissibili compresi tra un minimo di 3.000.000,00 di euro e un massimo di 10.000.000,00 di euro.
Il progetto deve prevedere lo sviluppo di attività di Ricerca Industriale e di non preponderante Sviluppo Sperimentale. L’ammontare totale dei costi ammissibili di Ricerca Industriale deve prevalere sull’ammontare totale dei costi ammissibili di Sviluppo Sperimentale.
Una quota non inferiore al 20% dell’ammontare totale dei costi deve essere sostenuta direttamente da Università e/o Enti Pubblici di Ricerca di cui al D.M. 593/2016.
A pena di esclusione, le attività progettuali realizzate dai soggetti proponenti, nel rispetto dei vincoli del piano finanziario dei fondi PON “Ricerca e Innovazione” 2014-2020 e FSC, dovranno essere svolte nell’ambito di una o più delle proprie unità operative ubicate nelle Regioni meno sviluppate e/o nelle Regioni in transizione, in una misura pari ad almeno l’80% del totale dei costi ammissibili esposti in domanda.
Il progetto può prevedere che le attività siano realizzate anche nelle aree del territorio nazionale non comprese in quelle delle Regioni meno sviluppate e delle Regioni in transizione, in una misura non superiore al 20% del totale dei costi ammissibili esposti in domanda. La parte del progetto realizzata nelle Regioni del Centro–Nord deve essere strettamente necessaria al raggiungimento degli obiettivi del progetto stesso e deve prevedere ricadute positive sul territorio del Mezzogiorno, in termini occupazionali, di capacità di attrazione di investimenti e competenze, di rafforzamento della competitività delle imprese. La parte del progetto realizzata nelle Regioni del Centro Nord deve, inoltre, presentare effetti indotti sulla valorizzazione dei risultati della ricerca e sulla diffusione dell’innovazione a vantaggio delle Regioni del Mezzogiorno, anche attraverso la definizione di percorsi di trasferimento tecnologico e/o di conoscenze.
La durata massima del progetto non deve superare i 30 mesi, prorogabile una sola volta e per un massimo di ulteriori 6 mesi, previa motivata richiesta da parte del Soggetto Capofila e a condizione che sia stata rendicontata una quota di spesa non inferiore al 60% dell’ammontare totale dei costi del progetto ammessi alle agevolazioni
Spese ammissibili
Sono considerati ammissibili i costi direttamente sostenuti dal Soggetto Proponente e pagati dal medesimo soggetto e che comprendono:
a. le spese di personale, riferibili a professori universitari, ricercatori, tecnologi, tecnici ed altro personale adibito all'attività di ricerca, che risulti, in rapporto col Soggetto Beneficiario, dipendente a tempo indeterminato o determinato secondo la legislazione vigente, o titolare di borsa di dottorato, o di assegno di ricerca, o di borsa di studio;
b. i costi degli strumenti e delle attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del Progetto, calcolati secondo i principi della buona prassi contabile;
c. i costi dei fabbricati costituiscono una spesa ammissibile, purché siano direttamente connessi alle attività di progetto, nel rispetto delle seguenti condizioni:
- - che sia presentata una perizia giurata di stima, redatta da un esperto qualificato e indipendente o da un organismo debitamente autorizzato, che attesti il valore di mercato del bene nonché la conformità dell’immobile alla normativa nazionale;
- - che l’immobile non abbia fruito nel corso dei dieci anni precedenti di un finanziamento pubblico nazionale o europeo;
- - che l’immobile sia utilizzato per il periodo di svolgimento delle attività progettuali previsto nel capitolato tecnico;
- - che l’immobile sia utilizzato conformemente alle finalità delle attività progettuali;
d. i costi dei terreni rappresentano una spesa ammissibile a condizione che vi sia un nesso diretto tra l’acquisto del terreno e i risultati previsti dal progetto;
e. i costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da terzi alle normali condizioni di mercato nonché i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell'attività di ricerca, nel limite della quota massima del 20% delle altre spese ammissibili di cui alle lettere a), b), c) ed e);
f. le spese generali supplementari, derivanti direttamente dal progetto, imputate con calcolo pro-rata sulla base del rapporto tra il valore complessivo delle spese generali e il valore complessivo delle spese del personale dell’impresa e, comunque, entro il limite massimo del 20% delle spese per il personale di cui alla precedente lettera a);
g. gli altri costi di esercizio, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per effetto dell'attività di ricerca, entro il limite massimo del 20% delle altre spese ammissibili di cui alle lettere a), b), c) ed e).
Agevolazione concessa
I Progetti sono ammessi all’agevolazione nella forma del contributo alla spesa, nel rispetto delle seguenti intensità di aiuto:
a. Ricerca Industriale: nel limite massimo del 50% dei costi considerati ammissibili;
b. Sviluppo Sperimentale:
- - nei limiti del 25% incrementabile sino ad un massimo del 50% per le PMI e del 40% per le Grandi Imprese, nel rispetto delle condizioni di cui all’articolo 25, commi 6 e 7 del Regolamento (UE) 651/2014;
- - in misura pari al 50% per tutti gli altri soggetti ammissibili dall'Avviso
Modalità e tempistiche per la presentazione della domanda di contributo
Le domande devono essere presentate tramite i servizi dello sportello telematico SIRIO (http://roma.cilea.it/Sirio), a partire dalle ore 12 del 27 luglio 2017 e fino alle ore 12 del 9 novembre 2017.
Per saperne di più:
- visita la pagina del sito web del MIUR dedicata all'Avviso