Invito a presentare proposte nell’ambito del programma Erasmus+ KA 2
La commissione Europea ha pubblicato un invito a presentare proposte (EACEA 04/2017) nell'ambito del programma Erasmus+ KA2 Cooperazione per l'innovazione e lo scambio di buone prassi - Alleanze delle abilità sensoriali
L’invito si propone di concedere un contributo finanziario per sostenere le attività che mirano a migliorar la capacità dei sistemi di istruzione e formazione professionale a tutti i livelli per contribuire a migliorare le competenze e rispondere alle esigenze del mercato del lavoro.
Presentazione
Le alleanze delle abilità settoriali si prefiggono lo scopo di ovviare alle carenze di abilità in relazione a uno o più profili professionali in un settore specifico. A tal fine individuano le esigenze esistenti o emergenti del mercato del lavoro specifiche di determinati settori (sul versante della domanda) e migliorano la capacità dei sistemi di istruzione e formazione professionale iniziale e continua, a tutti i livelli, di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro (sul versante dell’offerta).
Facendo riferimento ai dati relativi al fabbisogno di competenze, le alleanze delle abilità settoriali sostengono la progettazione e l’erogazione di contenuti di formazione professionale a livello transnazionale, oltre che di metodologie didattiche e formative per profili professionali chiave a livello europeo.
Le alleanze delle abilità settoriali per la cooperazione settoriale strategica sulle competenze individuano ed elaborano azioni concrete intese a favorire l’incontro tra domanda e offerta di competenze a sostegno della strategia generale di crescita specifica di ciascun settore.
I progetti possono raggiungere questi obiettivi presentando proposte per uno dei «lotti» indicati di seguito.
Lotto 1 - Alleanze delle abilità settoriali per l'individuazione del fabbisogno di competenze
Finalizzato a individuare e fornire informazioni dettagliate sul fabbisogno di competenze e sulle lacune presenti in un determinato settore economico specifico. In tal modo sarebbe possibile colmare queste lacune erogando formazione, di tipo IFP (istruzione e formazione professionale) o tramite qualsiasi altro settore dell’istruzione e della formazione.
Lotto 2 - Alleanze delle abilità settoriali per la pianificazione e l'erogazione di IFP
Finalizzato a rispondere alle carenze e al fabbisogno di competenze registrati in un settore economico specifico, sviluppando programmi di studio e metodologie didattiche e formative. I programmi di studio e le metodologie didattiche dovrebbero prevedere una forte componente di apprendimento sul lavoro e promuovere la mobilità transnazionale dei discenti.
Lotto 3 - Alleanze delle abilità settoriali per l'attuazione di un nuovo approccio strategico ("Piano") alla cooperazione settoriale sulle competenze
Il piano per la cooperazione settoriale sulle competenze costituisce una delle dieci azioni previste dalla nuova agenda per le competenze per l’Europa. Si prefigge lo scopo di migliorare le informazioni sulle competenze e di fornire una strategia e strumenti chiari per far fronte alle carenze di competenze all’interno di settori economici specifici. Sarà lanciato sotto forma di iniziativa pilota in sei settori: automobilistico, difesa, tecnologia marittima, geoinformazioni spaziali, tessile-abbigliamento-pelle-calzature e turismo.
Le alleanze nell’ambito del lotto 3 ne sosterranno l’attuazione elaborando strategie settoriali per le competenze. Una strategia settoriale deve produrre un impatto sistemico e strutturale sulla riduzione delle carenze di competenze oltre che assicurare una qualità adeguata e livelli di competenze appropriati per sostenere la crescita, l’innovazione e la competitività nel settore. Essa deve comprendere un insieme chiaro di attività, tappe intermedie e risultati ben definiti allo scopo di facilitare l’incontro tra domanda e offerta di competenze a sostegno della strategia generale di crescita specifica di ciascun settore.
Requisiti di ammissibilità
Lotto 1
L’alleanza delle abilità settoriali deve interessare almeno 12 paesi del programma e comprendere almeno 2 organizzazioni, di cui almeno una che rappresenti l’industria e almeno una che rappresenti gli istituti di istruzione e formazione.
Possono essere ammessi tra le organizzazioni partecipanti:
- - le parti sociali europee e/o nazionali,
- - i ministeri del Lavoro o gli organismi ad essi associati (agenzie o consigli),
- - i servizi per l’impiego pubblici o privati,
- - gli istituti di ricerca che studiano il mercato del lavoro, gli istituti nazionali di statistica,
- - le piccole, medie o grandi imprese, pubbliche o private (fra cui le imprese sociali),
- - le agenzie per lo sviluppo economico,
- - le camere di commercio, dell’industria o del lavoro,
- - le associazioni settoriali o professionali dei datori di lavoro o dei lavoratori; le camere dell’artigianato,
- - le organizzazioni ombrello settoriali su scala europea o nazionale,
- - gli istituti di istruzione o formazione a livello locale, regionale o nazionale,
- - gli istituti di ricerca per settori distinti,
- - gli organismi che forniscono orientamento professionale, servizi di informazione e consulenza professionale,
- - le autorità pubbliche responsabili dell’istruzione e formazione a livello regionale o nazionale.
Lotto 2
L’alleanza delle abilità settoriali deve interessare almeno 4 paesi del programma e comprendere almeno 8 organizzazioni, di cui almeno 3 devono essere imprese, rappresentanti dell’industria o del settore (per esempio, camere di commercio o associazioni di categoria) e almeno 3 devono essere istituti di istruzione e formazione.
Possono essere ammessi tra le organizzazioni partecipanti:
- - le imprese pubbliche o private (fra cui le imprese sociali), in particolare se dotate di un dipartimento di formazione proprio, se offrono tirocini professionali e se propongono una formazione condivisa (programmi di formazione collaborativi),
- - le organizzazioni dell’UE o nazionali che rappresentano l’industria, le piccole e medie imprese, le organizzazioni settoriali pertinenti,
- - gli istituti d’istruzione e formazione professionale pubblici o privati, compresi i centri di formazione interaziendali e gli istituti d’istruzione superiore che offrono IFP,
- - le reti di istituti d’istruzione e formazione professionale e le organizzazioni europee o nazionali che li rappresentano,
- - le autorità responsabili dell’istruzione e formazione a livello regionale o nazionale e i ministeri,
- - le organizzazioni o le reti, a livello UE o nazionale, che rappresentano le parti sociali, l’industria, le organizzazioni settoriali, le professioni e le parti interessate nel settore dell’istruzione e della formazione, comprese le organizzazioni giovanili,
- - le camere di commercio, dell’industria, dell’artigianato o del lavoro, e altri organismi intermediari,
- - i consigli settoriali sulle competenze,
- - le agenzie per lo sviluppo economico, gli istituti di statistica e gli istituti di ricerca,
- - gli organismi culturali e/o creativi,
- - gli organismi che forniscono orientamento professionale, consulenza professionale, servizi di informazione e servizi per l’impiego,
- - gli organismi di accreditamento, certificazione, riconoscimento dei titoli di studio o responsabili del rilascio di qualifiche (organismi con una «funzione di regolamentazione»).
Lotto 3
L’alleanza delle abilità settoriali deve interessare almeno 6 paesi del programma e comprendere almeno 12 organizzazioni, di cui almeno 5 devono essere imprese, rappresentanti dell’industria o del settore (per esempio, camere di commercio o associazioni di categoria) e almeno 5 devono essere istituti di istruzione e formazione.
Possono essere ammessi tra le organizzazioni partecipanti:
- - le imprese pubbliche o private attive nei settori selezionati per l’iniziativa pilota, soprattutto se dotate di un dipartimento di formazione proprio, se offrono tirocini professionali e se propongono una formazione condivisa,
- - le organizzazioni dell’UE o nazionali che rappresentano l’industria, le piccole e medie imprese, le organizzazioni settoriali pertinenti,
- - gli istituti di istruzione o formazione pubblici o privati, compresi i centri di formazione e gli istituti di istruzione superiore,
- - le reti di istituti di istruzione e formazione professionale e le organizzazioni europee o nazionali che li rappresentano,
- - le autorità responsabili dell’istruzione e formazione o dell’occupazione, a livello regionale o nazionale, e i relativi ministeri,
- - le organizzazioni o le reti, a livello UE o nazionale, che rappresentano le parti sociali, l’industria, le organizzazioni settoriali, le professioni e le parti interessate nel settore dell’istruzione e della formazione, comprese le organizzazioni giovanili,
- - le camere di commercio, dell’industria, del lavoro e altri organismi intermediari del settore pertinenti,
- - i consigli settoriali sulle competenze,
- - le agenzie per lo sviluppo economico, gli istituti di statistica e gli istituti di ricerca,
- - gli organismi che forniscono orientamento professionale, consulenza professionale, servizi di informazione e servizi per l’impiego,
- - gli organismi di accreditamento, certificazione, riconoscimento dei titoli di studio o responsabili del rilascio di qualifiche,
- - gli organismi che rappresentano le autorità pertinenti a livello regionale e nazionale.
Paesi ammissibili
Sono ammissibili al Programma Erasmus i seguenti Paesi:
- - i 28 Stati membri dell’Unione europea,
- - i Paesi del programma non appartenenti all’UE: ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Turchia.
Attività ammissibili
La proposta riguarda un insieme coerente ed esaustivo di attività e risultati, come specificato di seguito per ciascun lotto, e mostra rilevanza per il settore interessato.
Per tutti e tre i lotti particolare attenzione deve essere prestata alle competenze digitali, che stanno diventando sempre più importanti in tutti gli ambiti professionali dell’intero spettro del mercato del lavoro. Ciò deve avvenire in sinergia con la nuova coalizione per le competenze e le occupazioni digitali e con gli interventi di promozione delle competenze per le tecnologie abilitanti fondamentali. Inoltre, la transizione a un’economia circolare deve essere sostenuta tramite modifiche alle qualifiche e ai programmi di studio nazionali, allo scopo di rispondere al fabbisogno professionale emergente di “competenze verdi”.
Lotto 1
Definizione del fabbisogno di competenze e di formazione in un determinato settore economico specifico:
- - raccogliere e interpretare dati relativi al fabbisogno di competenze sul mercato del lavoro in un determinato settore economico, anche attingendo dalla panoramica europea delle competenze) e, se del caso, al lavoro dei consigli settoriali europei sulle competenze o di precedenti alleanze delle abilità settoriali,
- - analizzare l’andamento e le sfide che contraddistinguono il settore e il suo mercato del lavoro, con particolare riguardo per i fattori di cambiamento che possono influenzare la domanda e l’offerta di competenze nel settore,
- - in base alle attività descritte sopra, fornire una valutazione dettagliata delle carenze, delle lacune e degli squilibri di competenze, attuali e futuri, nel settore (in termini di competenze sia specialistiche sia trasversali), oltre che della necessità di rivedere i profili occupazionali, indicando le priorità di intervento, sulla base tra l’altro del loro impatto sul potenziale di crescita e competitività nel settore e sull’occupazione,
- - analizzare il potenziale impatto di questo fabbisogno di competenze sulla crescita e sull’occupazione nel settore,
- - analizzare le principali tendenze che interessano settori tra loro strettamente correlati, in modo da prevedere le potenziali ricadute,
- - individuare bisogni in termini di erogazione di formazione, attingendo dai profili occupazionali della classificazione ESCO, se disponibili,
- - mettere a disposizione in formato elettronico come dati aperti collegati (formato LOD, Linked Open Data) tutti i dati qualitativi e quantitativi pertinenti a livello di UE e/o nazionale concernenti le competenze, l’occupazione e la prestazione economica del settore, perché possano essere utilizzati per alimentare la panoramica europea delle competenze.
Lotto 2
Definizione di programmi di formazione professionale transnazionali di portata settoriale:
- - alla luce del fabbisogno di competenze individuato per specifici profili occupazionali in un determinato settore, individuare e redigere programmi di studio o standard di qualificazione per l’IFP [in linea con il quadro europeo delle qualifiche (QEQ) e attingendo dalla classificazione ESCO], allo scopo di soddisfare tale fabbisogno,
- - tradurre il fabbisogno di competenze in programmi di IFP innovativi di tipo modulare, orientati ai risultati dell’apprendimento e/o in qualifiche aventi le medesime caratteristiche [applicando il sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale (ECVET) per la definizione di qualifiche articolate in unità di risultati dell’apprendimento], al fine di consentire la trasparenza e la comparabilità, e tenendo conto altresì della necessità di convalidare gli apprendimenti pregressi (per esempio, non formali o informali),
- - applicare un sistema di gestione della qualità ai nuovi contenuti formativi, per esempio adottando i principi di assicurazione di qualità del quadro europeo di riferimento per la garanzia della qualità dell’istruzione e della formazione professionale (EQAVET) o avvalendosi dei sistemi di assicurazione della qualità esistenti, che tuttavia dovrebbero essere in linea con l’EQAVET,
- - prevedere nei nuovi contenuti formativi periodi di apprendimento sul lavoro, tra cui opportunità per tradurre in pratica le conoscenze acquisite in situazioni pratiche e in contesti di lavoro «reali», e inserire, ove possibile, un’esperienza di apprendimento a livello transnazionale,
- - redigere un percorso di IFP incentrato sia su competenze specialistiche specifiche di ogni professione sia su competenze chiave, trasversali e sulle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), offrendo al tempo stesso effettive opportunità di acquisire o sviluppare tali competenze, segnatamente in contesti di formazione in alternanza,
- - promuovere qualifiche settoriali per l’IFP pertinenti (compresi programmi comuni transnazionali erogati da uno o più istituti di istruzione e formazione professionale) e agevolarne il riconoscimento mettendo in atto principi ECVET e uniformando le qualifiche ai quadri nazionali delle qualifiche (NQF) e al quadro europeo delle qualifiche (QEQ), oltre che ad altri strumenti europei pertinenti nel settore interessato,
- - migliorare il riconoscimento delle qualifiche a livello europeo e nazionale all’interno di un settore, promuovendo e concordando qualifiche settoriali, favorendo la certificazione transfrontaliera e costruendo un clima di fiducia reciproca, in modo da contribuire a una maggiore mobilità dei discenti e dei professionisti nel settore,
- - individuare, documentare e promuovere progetti e buone prassi efficaci in materia di competenze o qualifiche, oltre che iniziative che incentivano la creazione di partenariati multilaterali, anche con la partecipazione di soggetti di altri settori o di paesi terzi, e formulare proposte dettagliate per replicare o diffondere tali progetti e buone prassi, se opportuno,
- - se del caso, garantire che i risultati dei progetti siano resi disponibili in formato aperto, perché possano essere integrati nella panoramica europea delle competenze e nell’ESCO.
Erogare programmi di formazione professionale:
- - individuare le metodologie di erogazione più appropriate dei programmi di studio, utilizzando approcci didattici e di apprendimento innovativi, oltre che facendo un uso strategico e integrato delle TIC e delle risorse educative aperte,
- - individuare modalità per integrare nell’IFP metodi didattici e di apprendimento innovativi che rispondano alle esigenze di specifici gruppi di discenti destinatari, anche attraverso la previsione di periodi di apprendimento sul lavoro,
- - sviluppare azioni per facilitare il trasferimento di conoscenze tra generazioni in seno all’IFP,
- - descrivere in che modo è possibile integrare metodologie e procedure di valutazione in tutte le forme di apprendimento, compreso l’apprendimento sul lavoro, e agevolare la convalida delle abilità e competenze precedentemente acquisite,
- - individuare misure adeguate per seguire l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro al termine del loro percorso formativo, in modo da offrire «cicli di retroazione». Questi sistemi di monitoraggio e di retroazione possono avvalersi di informazioni provenienti da aziende, studenti/lavoratori, oltre che di risorse informative pubbliche e di dati forniti dalle parti interessate attive sul mercato del lavoro,
- - proporre adeguate misure di riconoscimento formale dei programmi di formazione professionale e delle qualifiche, nuovi o adattati che siano, nei paesi partecipanti e nei settori interessati,
- - pianificare il progressivo trasferimento dei risultati del progetto, affinché producano effetti a livello sistemico.
Lotto 3
Le alleanze delle abilità settoriali di cui al presente lotto impostano una cooperazione sostenibile per lo sviluppo di competenze tra rappresentanti chiave dell’industria in un determinato settore, gli istituti di istruzione e formazione e le autorità pubbliche.
Le alleanze elaborano una strategia settoriale per le competenze a sostegno degli obiettivi della strategia di crescita concordata per il settore. Questa strategia dovrebbe essere il primo risultato fondamentale del progetto, che individui azioni concrete e indichi un insieme chiaro di attività, tappe intermedie e risultati ben definiti, allo scopo di chiarire le modalità di incontro tra domanda e offerta di competenze.
La strategia dovrebbe specificare in che modo le principali tendenze (tra cui gli sviluppi a livello globale, di società e tecnologico nel settore) possono incidere sul fabbisogno di occupazioni e competenze. Dovrebbe indicare le tempistiche attese e prestare particolare attenzione all’impatto delle tecnologie digitali e delle tecnologie abilitanti fondamentali.
Le alleanze in questo lotto coprono le attività del lotto 1 (se appropriato per il settore) e del lotto 2.
Risorse disponibili
La disponibilità di bilancio totale destinata al cofinanziamento dei progetti è stimata in 28 milioni di EUR (1 milione di EUR per il lotto 1, 3 milioni di EUR per il lotto 2 e 24 milioni di EUR per il lotto 3) così distribuita:
- - L’importo di ogni sovvenzione per il lotto 1 è compreso tra 330 000 e 500 000 EUR. L’Agenzia prevede di finanziare circa 3 proposte.
- - L’importo di ogni sovvenzione per il lotto 2 è compreso tra 700 000 EUR e 1 000 000 di EUR. L’Agenzia prevede di finanziare circa 4 proposte.
- - L’importo massimo di ogni sovvenzione per il lotto 3 è pari a 4 000 000 di EUR. L’Agenzia prevede di finanziare circa 6 proposte. Potrà essere selezionata soltanto 1 proposta per settore pilota.
L’Agenzia si riserva il diritto di non distribuire tutti i fondi disponibili.
Termini per la presentazione dei progetti
Le domande devono essere inviate entro e non oltre le ore 12:00 (ora di Bruxelles) del 2 maggio 2017.
Per saperne di più
- vai alla pagina del sito web dell'EACEA dedicata alla call