Bando "V.A.L.O.R.E." - Passaggio generazionale e valorizzazione del capitale aziendale (bando chiuso)
La Regione Veneto, con il contributo del Fondo Sociale Europeo 2014-2020, promuove il bando "V.A.L.O.R.E. - Valorizzare Attraverso L’esperienza Organizzare Riorganizzare Eccellenze" per facilitare il trasferimento delle capacità professionali dai lavoratori aged ai lavoratori junior, nonché per favorire il passaggio generazionale a livello societario.
Il bando, pubblicato con D.G.R. 1285/16, intende sostenere la definizione e l’applicazione di strumenti mirati a favorire l’invecchiamento attivo dei lavoratori e il passaggio generazionale all’interno delle imprese venete, in modo da non disperdere, ma anzi valorizzare, il capitale di conoscenze e competenze del tessuto imprenditoriale e culturale veneto.
Tenuto conto che il tema dell’invecchiamento attivo deve essere declinato anche per soggetti over 54 che si trovano espulsi dal mercato del lavoro, i progetti dovranno prevedere il coinvolgimento nelle stesse attività di lavoratori e disoccupati.
A tal fine si rende necessario favorire iniziative di scambio e di incremento delle competenze non solo tra lavoratori giovani e lavoratori aged, ma anche tra soggetti occupati e disoccupati, così da avviare un percorso di crescita e di innovazione che porti ad una evoluzione dei diversi soggetti nei ruoli professionali ricoperti all’interno dell’organizzazione.
Nell’ambito di questa iniziativa, sarà quindi possibile sperimentare anche interventi finalizzati a incentivare la staffetta generazionale, prevedendo la riduzione dell’orario di lavoro dei lavoratori più anziani e contestualmente assumendo giovani, ma anche a realizzare percorsi di inserimento lavorativo di soggetti over 54 avvalendosi delle competenze possedute dai lavoratori aged.
Gli interventi ammissibili possono essere di due tipologie:
Azione 1) TRASFORMAZIONI ORGANIZZATIVE – impresa condivisa: la valorizzazione del capitale intellettuale: i progetti devono mirare alla realizzazione di interventi di trasformazione organizzativa allo scopo di favorire il trasferimento delle conoscenze e delle competenze tra giovani e meno giovani e tra diversi livelli aziendali in una prospettiva di age management.
Azione 2) TRASFORMAZIONI SOCIETARIE – impresa partecipata: la valorizzazione dell’esperienza aziendale: devono puntare al recupero e alla valorizzazione di un’esperienza aziendale mediante interventi di trasformazione dell’assetto societario, anche attraverso l’acquisizione del capitale sociale da parte dei lavoratori, e portando alla generazione di una nuova realtà aziendale.
Per il raggiungimento degli obiettivi progettuali possono essere previste molteplici attività sia formative che di accompagnamento, nonché altri strumenti per favorire l’age management.
Di seguito si riportano gli elementi salienti del bando.
Tipologia di interventi ammissibili
Possono essere previste le seguenti attività di formazione e accompagnamento:
a) Formazione
- - interventi di breve durata (2-16 ore);
- - interventi di media durata (17-50 ore);
- - interventi di lunga durata (51-160 ore);
- - interventi formativi di specializzazione (161-300 ore).
b) Accompagnamento
- - Assistenza/consulenza (individuale e/o di gruppo);
- - Coaching (individuale e/o di gruppo);
- - Counseling (individuale e/o di gruppo);
- - Mentoring (esclusivamente individuale);
- - Visita di studio (individuale e/o di gruppo);
- - Visita aziendale (individuale e/o di gruppo);
- - Action research;
- - Seminari informativi;
- - Workshop/focus group;
- - Sportello (in presenza e telematico);
- - Project work;
- - Tirocinio (individuale);
- - Incontri per piani di sviluppo e reti.
c) Altri strumenti per favorire l’Age Management
Possono essere previsti i seguenti interventi:
- - Mobilità professionale transnazionale e territoriale;
- - Mobilità formativa transnazionale e territoriale;
- - Borse per la partecipazione a corsi di alta formazione;
- - Borse di ricerca;
- - Borse di alto apprendistato (Master/Dottorati);
- - Staffetta generazionale con lavoratori aged;
- - Incentivi all’assunzione.
d) Contributi a valere sul FESR
E’ possibile richiedere il finanziamento (entro il limite massimo del 30% del contributo totale richiesto) anche per le tipologie di spesa a valere sulle risorse del FESR, purché strettamente funzionali alla realizzazione dei percorsi formativi e di accompagnamento previsti, quali:
- - Acquisto, rinnovo, adeguamento di impianti, macchinari, attrezzature, strumentali alla realizzazione del progetto
- - Canoni di leasing dei beni di cui alla precedente tipologia
- - Mezzi mobili strettamente necessari alla realizzazione del progetto e dimensionati alla effettiva produzione, identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni
- - Spese tecniche per progettazione, direzione lavori, collaudo e certificazione degli impianti
- - Acquisto di hardware e di software specialistici strumentali alla realizzazione del progetto e strumenti dedicati alla tecnologia digitale
- - Acquisto di diritti di brevetto, di licenze, di Know-how o di conoscenze tecniche non brevettate, strumentali alla realizzazione del progetto
- - Acquisizione di banche dati, ricerche di mercato, biblioteche tecniche strumentali alla realizzazione del progetto
- - Spese per perizie tecniche strumentali alla realizzazione del progetto.
Esclusivamente nel caso di avvio di nuovi rami d’azienda, di apertura di nuove unità locali, di incremento del capitale sociale per effetto dell’ingresso di nuovi soci (in percentuale non inferiore al 20%), è possibile prevedere la richiesta di un contributo anche per le seguenti tipologie di spesa a valere sulle risorse del FESR )per un importo non superiore al 40% del contributo pubblico richiesto totale del progetto):
- - Spese di registrazione e per prestazioni notarili/di commercialisti finalizzate relative all’avvio di nuovi rami d’azienda, all’apertura di nuove unità locali, all’incremento del capitale sociale per effetto dell’ingresso di nuovi soci (in percentuale non inferiore al 20%)
- - Spese promozionali, con riferimento alle operazioni di cui al punto precedente: sono ammissibili i costi/spese relativi/e ad acquisizione ed attuazione di campagne promozionali, di spot video e radio, brochure, locandine, volantini, etc.
- - Acquisizione immobili
- - Spese relative ad opere edili relative ad interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria, anche di edifici in disuso (sono esclusi i lavori in economia)
- - Locazione immobili ad uso esclusivo dell'attività produttiva (limitatamente al periodo del progetto)
- - Acquisto, rinnovo, adeguamento di impianti, macchinari, attrezzature
- - Acquisto di hardware e di software (ad esclusione dei software di office automation) e di strumenti dedicati alla tecnologia digitale
- - Acquisto di mezzi mobili ad uso esclusivo aziendale (escluse autovetture)
- - Canoni di leasing/affitto/noleggio/licenza d'uso dei beni di cui alle precedenti tipologie (limitatamente al periodo del progetto)
- - Spese tecniche per progettazione, direzione lavori, collaudo, certificazione degli impianti e perizie tecniche
- - Acquisto di diritti di brevetto, di licenze, di Know-how o di conoscenze tecniche non brevettate
- - Acquisizione di banche dati, ricerche di mercato, biblioteche tecniche
Azioni ammissibili
Sono finanziati i seguenti interventi di formazione / accompagnamento:
Azione 1 – Impresa condivisa: la valorizzazione del capitale intellettuale
I progetti a dovranno mirare alla realizzazione di interventi di trasformazione organizzativa con l’obiettivo di favorire il trasferimento delle conoscenze e delle competenze tra giovani e meno giovani e tra diversi livelli aziendali in una prospettiva di age management.
Per il raggiungimento di tale obiettivo dovranno essere creati gruppi di lavoro aziendali (Academy) con il compito di trainare alla creazione e alla diffusione della conoscenza dell’organizzazione aziendale, di condividere le strategie aziendali e di attivare dispositivi per far emergere le buone prassi da valorizzare, di trasferire conoscenze tecniche tra i diversi lavoratori/trici.
I progetti dovranno mirare alla cooperazione intergenerazionale favorendo pertanto lo scambio tra giovani da inserire nel contesto lavorativo e lavoratori aged, sia per quanto riguarda le competenze tecniche relative al processo aziendale, sia in relazione alle competenze indispensabili per la riuscita del programma aziendale. Gli interventi dovranno mirare alla definizione e adozione di modelli organizzativi funzionali all’introduzione e allo sviluppo di politiche di age management.
I progetti che si riferiscono a micro e piccole aziende, in particolare quelle “a conduzione familiare”, dovranno prevedere lo sviluppo di tematiche di tipo fiscale e amministrativo, tecnico e specialistico, finalizzate alla trasmissione del sapere tra giovani e meno giovani. Ciò dovrebbe consentire ai giovani di mettersi in gioco beneficiando della supervisione dei colleghi con esperienza e, allo stesso tempo, ai lavoratori meno giovani di formalizzare e, pertanto, valorizzare le proprie conoscenze nell’ottica dell’impresa condivisa (in cui ciò che emerga sia il “noi” anziché l’”io”).
Almeno il 40% delle attività dovrà essere specificatamente dedicato ad utenza mista, intendendo nello specifico:
- il coinvolgimento di giovani e di meno giovani, prevedendo la realizzazione di attività finalizzate allo scambio delle competenze e alla valorizzazione delle esperienze dei meno giovani integrate con le “novità” portate dai più giovani.
- il coinvolgimento di disoccupati e occupati per favorire la realizzazione di percorsi di inserimento lavorativo in grado di valorizzare le competenze e le conoscenze già possedute dai diversi soggetti coinvolti, contribuendo all’arricchimento e all’innovazione della realtà aziendale in cui si operano.
Potranno quindi essere realizzate le seguenti attività:
1) Team di Lavoro o Academy aziendali:
- - Analisi dei diversi fabbisogni (professionali, formativi, organizzativi, di flessibilità, ecc.) espressi dalle risorse umane presenti in azienda
- - Creazione di Team di lavoro o Academy all’interno delle aziende finalizzate al trasferimento di conoscenze/competenze acquisite nel contesto lavorativo e alla valorizzazione del capitale intellettuale dell’azienda per non disperdere il know-how dei lavoratori anziani
- - Laboratori per la messa in rete delle scelte strategiche aziendali, attraverso il coinvolgimento di tutti i livelli aziendali per favorire processi di responsabilizzazione e di cambiamento culturale per diventare più age-friendly
- - Iniziative di formazione per la trasmissione e la valorizzazione della conoscenza e delle competenze aziendali di tipo tecnico
2) Job Redesign:
- - Attività di valutazione delle competenze interne, sviluppando interventi di performance e career management per monitorare le prestazioni lavorative così da coinvolgere i lavoratori meno giovani in nuovi ruoli che vengano incontro alle loro esigenze, ma siano contemporaneamente utili per l’azienda
- - Interventi per favorire la sperimentazione della cosiddetta “staffetta intergenerazionale” ivi comprese attività per la promozione di nuove forme di organizzazione del lavoro flessibili (es. part-time, telelavoro, etc.), eventuali incentivi all’assunzione e altri interventi di politica attiva (quali ad esempio la promozione di accordi per favorire la produttività degli “aged”, patti sociali)
- - Percorsi per il trasferimento di competenze e la riorganizzazione aziendale finalizzate alla promozione di organizzazioni orizzontali
- - Interventi di riorganizzazione del lavoro in un’ottica di age management per favorire la distribuzione degli incarichi tra i diversi lavoratori e sostenere le transizioni all’uscita dal posto di lavoro
3) Mentoring e Reverse Mentoring:
- - Attività di mentorship per la trasmissione di conoscenze aziendali tra meno giovani e i giovani, tra occupati e disoccupati.
- - Sperimentazione di azioni di reverse mentoring in cui i lavoratori più giovani o disoccupati insegnano ai meno giovani le competenze mancanti diventando tutor del lavoratore aged
- - Sperimentazione di iniziative di confronto con il territorio per la valorizzazione delle esperienze aziendali (es. testimonianze all’interno delle scuole/università, percorsi di alternanza scuola-lavoro, ecc.)
I progetti afferenti l'Azione 1 dovranno garantire la realizzazione dei seguenti output:
- - Introduzione di modalità per il riconoscimento dell’esperienza aziendale (es. nuove strategie per il commercio) e la generazione di valore
- - Introduzione di modelli di trasferimento delle conoscenze (es. laboratori permanenti)
- - Riorganizzazione aziendale in un’ottica di crescita e valorizzazione dell’esperienza aziendale
- - Patti generazionali ex Art. 41, comma 5 del D.Lgs. n.148/2015, preceduti da Accordi di solidarietà espansiva ex comma 1 e/o Patti sociali per l’inserimento di over 54
- - Modelli di intervento per l’inserimento di disoccupati anche over 54 e la valorizzazione del trasferimento di competenze tra generazioni
Azione 2 – Impresa partecipata: la valorizzazione dell’esperienza aziendale
I progetti dovranno mirare al recupero e alla valorizzazione di un’esperienza aziendale mediante interventi di trasformazione dell’assetto societario, anche attraverso l’acquisizione del capitale sociale da parte dei lavoratori, e portando alla generazione di una nuova realtà aziendale. I lavoratori, giovani e meno giovani, i disoccupati saranno pertanto parte attiva di un processo di trasformazione aziendale e di sfida in direzione della creazione di valore. In considerazione della specificità e alle finalità di tale Azione, i progetti potranno essere anche di tipo monoziendale, ovvero prevedere il partenariato con una sola azienda.
Tali progetti dovranno prevedere moduli di intervento per la definizione e l’adozione di strategie di gestione economico-finanziaria e di strategie marketing e commerciali per mantenere e sviluppare la competitività in un’ottica di continuità e rilancio dell’esperienza aziendale. Si dovranno prevedere, inoltre, interventi per la definizione delle forme di partecipazione agli utili e per la distribuzione di azioni o quote del capitale societario.
In relazione a tali trasformazioni sarà necessario prevedere anche una serie di interventi che, agendo sia sulle competenze trasversali che sulle conoscenze tecniche, aiuti i lavoratori a completare con successo le trasformazioni necessarie alla nuova realtà aziendale che si andrà a costituire: il passaggio da lavoratore dipendente a titolare o socio di impresa, anche in forma cooperativistica, necessita di un cambiamento di prospettiva e di un adeguato processo formativo e di accompagnamento, specialmente in relazione alle problematiche relative all’assunzione del rischio d’impresa.
Sono pertanto finanziabili le seguenti tipologie di attività:
1) Analisi della realtà aziendale
- - Analisi della realtà aziendale con particolare attenzione all’individuazione delle criticità e degli interventi da attuare per la generazione di valore
- - Pianificazione degli interventi da attuare per la costituzione d’impresa o di nuovi rami d’impresa o per la riorganizzazione aziendale con il coinvolgimento dei lavoratori
2) Definizione di nuovi assetti societari
- - Costruzioni di piani di sviluppo per l’avvio di nuovi rami d’impresa o altre iniziative per realizzare nuove realtà aziendali
3) Accompagnamento alla trasformazione
- - Interventi di politica attiva per il reinserimento nel mercato del lavoro di lavoratori over 45 espulsi dal sistema produttivo anche a valle di accordi territoriali
- - Sperimentazione di nuove modalità di partecipazione dei lavoratori attraverso l’accesso al capitale sociale e/o il coinvolgimento nella gestione dell’impresa
- - Interventi a sostegno della creazione di nuove realtà aziendali (tra cui ad esempio formazione, accompagnamento, redazione del business plan, sostegno al post start up, ecc)
- - Azioni di ridefinizione delle funzioni aziendali e costruzione di piani di sviluppo e/o di trasformazione per l’avvio di una nuova realtà aziendale
- - Percorsi di sviluppo delle competenze necessarie all’acquisizione di nuovi ruoli professionali
I progetti afferenti l'Azione 2 dovranno garantire la realizzazione dei seguenti output:
- - Costituzione di impresa (per es. mediante costituzione di Cooperative) per il rilancio di esperienze aziendali in difficoltà o di nuove aziende
- - Creazione di nuovi rami d’azienda
- - Individuazione di modelli di trasferimento delle conoscenze finalizzata all’avvio di una nuova realtà aziendale
- - Riorganizzazione aziendale in un’ottica di crescita e valorizzazione dell’esperienza aziendale
- - Modelli di intervento per l’inserimento di disoccupati anche over 54 e la valorizzazione del trasferimento di competenze tra generazioni
Contributi a disposizione e valore del progetto
Il bando mette a disposizione 5 milioni di euro.
I progetti devono avere un valore complessivo non inferiore ad Euro 70.000,00 e non superiore ad Euro 300.000,00. Ciascun progetto, inoltre, deve prevedere inoltre, a pena di inammissibilità, un costo massimo per allievo pari a € 6.000,00.
Soggetti presentatori e partner
Le proposte progettuali possono essere presentate da seguenti soggetti:
- - i soggetti iscritti nell’elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 ("Istituzione dell'elenco regionale degli organismi di formazione accreditati") per l'ambito della Formazione Continua, e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per il medesimo ambito ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 359 del 13 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198/2009 ed alla DGR n. 2120/2015;
- - enti accreditati in altre regioni, purché in possesso di accreditamento per il medesimo ambito della Formazione continua ed in possesso di specifica esperienza nelle tematiche oggetto del bando;
- - imprese private con specifica esperienza nelle tematiche oggetto del bando.
Potranno essere attivati partenariati operativi o di rete, con gli Organismi quali ad esempio associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, camere di commercio, enti bilaterali, università, istituti di ricerca, istituti tecnici, istituti professionali, enti di formazione, ecc.
Destinatari
Gli interventi formativi e di accompagnamento possono essere rivolti alle seguenti tipologie di destinatari:
- - occupati;
- - disoccupati;
- - giovani adulti – fino a 35 anni di età;
- - over age – oltre i 45 anni di età;
- - titolari d’impresa, coadiuvanti d’impresa, nonché i liberi professionisti e i lavoratori/lavoratrici autonomi.
Con la dicitura “disoccupati” ci si riferisce a soggetti disoccupati di breve e lunga durata, beneficiari e non di prestazioni di sostegno al reddito a qualsiasi titolo, ad esempio, ASPI, Mini ASPI, NASPI, ASDI.
I soggetti disoccupati devono essere residenti o domiciliati sul territorio regionale.
Si precisa che i lavoratori/trici devono essere occupate/i presso imprese private operanti in unità localizzate sul territorio regionale con le modalità contrattuali previste dalla normativa vigente.
Sono compresi tra i destinatari ammissibili i giovani assunti con contratto di apprendistato, purché la formazione svolta nell’ambito del progetto presentato non sostituisca in alcun modo la formazione obbligatoria per legge, prevista per gli apprendisti.
Tempistiche di presentazione dei progetti
Il periodo di apertura per la presentazione dei progetti è il seguente: 15 settembre - 14 ottobre 2016.
Per saperne di più
- Scarica il bando approvato con DGR 1285 del 09/08/2016.