Dal 19/01/2016 all'11/03/2016 a disposizione 120 milioni per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale promosso da aggregazioni
Il bando, pubblicato lo scorso 23 dicembre, sostiene con 120 milioni di euro (sia a fondo perduto che in forma di finanziamenti agevolati) progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzati da partenariati tra micro, piccole e medie imprese (MPMI), Organismi di ricerca e/o Grandi Imprese, in grado di mettere a sistema le competenze individuate dalla Strategia regionale di specializzazione intelligente per la ricerca e l’innovazione (S3) della Lombardia, per diffondere l’utilizzo di nuove tecnologie e puntare così a uno sviluppo duraturo, sostenibile e una crescita competitiva.
Obiettivi
La linea di intervento, approvata in attuazione della nuova Legge regionale “Manifattura Diffusa Creativa e Tecnologica 4.0” e della Strategia Innovalombardia, favorisce ricerca, sviluppo e innovazione attraverso il sostegno di programmi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzati da MPMI in collaborazione con Grandi imprese o Organismi di ricerca (pubblici e privati), per far emergere il grande potenziale del territorio lombardo in ambito di ricerca e sviluppo. L’intervento intende favorire la diffusione e l’utilizzo di nuove tecnologie da parte delle imprese e dell’ecosistema dell’innovazione, per promuovere innovazione e crescita competitiva.
Interventi ammissibili
Sono ammissibili progetti che comprendano attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e siano finalizzati all’introduzione di innovazione di prodotto e/o di processo coerente ed attinente con l’oggetto sociale e la classificazione di attività produttiva del soggetto richiedente.
In particolare, i progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione devono afferire alle seguenti aree di specializzazione individuate dalla Strategia regionale di specializzazione intelligente per la ricerca e l’innovazione (S3):
1. aerospazio |
2. agroalimentare |
3. eco-industria |
4. industrie creative e culturali |
5. industria della salute |
6. manifatturiero avanzato |
7. mobilità |
8. Smart Cities and Communities |
I Progetti di R&S potranno afferire a più aree di specializzazione nell’ambito di progettualità trasversali, cosiddette di “Smart Cities and Communities”, limitatamente alle tematiche trasversali dettagliate e declinate nella DGR 3336/2015.
Sono ammissibili a intervento finanziario Progetti di R&S che comportino spese totali ammissibili per un importo non inferiore a Euro 1.000.000 e con un massimo di finanziamento complessivo concedibile per progetto pari a Euro 2.000.000.
I Progetti di R&S dovranno essere realizzati nel termine massimo di 24 mesi dalla data del decreto di concessione dell’agevolazione.
Soggetti beneficiari
Potranno presentare progetti i partenariati composti da minimo tre soggetti di cui almeno due MPMI (micro, piccole e medie imprese) ed un Organismo di ricerca o una Grande Impresa. Sono escluse dal bando le imprese:
– della sezione A secondo la classificazione ISTAT ATECO 2007; |
– con attività relative alla trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli; |
– operanti nel settore carbonifero; |
– che non abbiano sede legale o operativa sul territorio regionale (al momento dell’erogazione del contributo). |
La composizione del Partenariato deve rispettare i seguenti requisiti:
- le PMI partecipanti al Partenariato devono sostenere cumulativamente almeno il 60% delle spese totali ammissibili del Progetto di R&S; |
- le Grandi Imprese possono sostenere cumulativamente sino al 25% delle spese totali ammissibili del Progetto di R&S; |
- ciascun Partner non può sostenere meno del 10% delle spese totali ammissibili del Progetto di R&S. |
- ciascuna PMI può partecipare a massimo 2 Progetti di R&S presentati a valere sul presente Bando. |
Spese ammissibili
Le spese ammissibili sono quelle relative ad attività di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale. Le spese devono essere riconducibili alle seguenti tipologie:
1) spese di personale relative a ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati per la realizzazione del Progetto di R&S;
2) costi di ammortamento relativi ad impianti, macchinari e attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il Progetto di R&S (fatta salva la possibilità di rendicontare, con modalità ordinarie, l’intera quota di impianti, macchinari e attrezzature utilizzate per il Progetto di R&S quando il loro ciclo di vita corrisponde o è inferiore alla durata del Progetto di R&S stesso). Nel caso di beni acquisiti in leasing, sono ammissibili i canoni pagati dall’utilizzatore al concedente, al netto delle spese accessorie (tasse, margine del concedente, interessi, spese generali, oneri assicurativi), nella misura e per il periodo in cui il relativo bene è utilizzato per il Progetto di R&S con riferimento al periodo di ammissibilità delle spese;
3) costi della ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché i costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del Progetto di R&S;
4) altri costi di esercizio, direttamente connessi alla realizzazione del Progetto di R&S, inclusi: i costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, le spese di certificazione di laboratorio;
5) spese generali forfettarie addizionali derivanti direttamente dal Progetto di R&S per un massimo del 15% delle spese di personale di competenza di ciascun Partner.
Risorse disponibili e contributi concessi
Il bando mette a disposizione 120 milioni di euro, di cui 60 milioni a valere sul Fondo “Linea R&S per Aggregazioni” per il finanziamento a tasso agevolato e di altri 60 milioni per il contributo a fondo perduto.
L'agevolazione concessa per ogni singolo progetto, che non potrà essere superiore a 2 milioni di euro, prevede un contributo a fondo perduto per gli organismi di ricerca e una combinazione di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato per le imprese.
In particolare:
- alle PMI è concesso un contributo a fondo perduto pari al 10% delle proprie spese ammissibili e un finanziamento agevolato pari al 60% delle proprie spese ammissibili;
- alle Grandi Imprese è concesso un contributo a fondo perduto pari al 10% delle proprie spese ammissibili e un finanziamento agevolato pari al 50% delle proprie spese ammissibili;
- agli Organismi di Ricerca è concesso un contributo a fondo perduto pari al 40% delle proprie spese ammissibili.
E' prevista una quota di maggiorazione a titolo di contributo a fondo perduto (in % pro-quota delle spese ammissibili) addizionale solo per il partner PMI (5%+5%); tale maggiorazione è prevista per il Partner PMI che abbia presentato nell’ambito del programma Horizon 2020 un progetto correlato con il Progetto di R&S presentato su tale bando e tale progetto europeo sia stato valutato dai servizi della Commissione europea come ammesso. Un ulteriore 5% di maggiorazione del contributo a fondo perduto è prevista per il singolo Partner PMI che sua PMI innovativa o una Start up innovativa. Le maggiorazioni possono essere cumulate dai Partner PMI nel rispetto dell’ intensità massima di aiuto prevista al successivo comma).
Si stima, pertanto, che potranno essere finanziati oltre 100 grandi progetti di ricerca e sviluppo che coinvolgeranno circa 350 beneficiari tra imprese e centri di ricerca.
Le agevolazioni, aiuti alla ricerca, sviluppo ed innovazione, saranno concesse secondo il Regolamento generale di esenzione (UE) n.651/2014, art. 25 lett. b e c).
Termini per la presentazione delle domande di contributo
La domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente per mezzo di SiAge www.siage.regione.lombardia.it dalle ore 14.30 del 19 gennaio 2016.
Soggetti gestori
La gestione dello strumento di finanziamento è affidata a Finlombarda S.p.A., Società finanziaria di Regione Lombardia per la quota di finanziamento e a Regione Lombardia per la quota di fondo perduto.
Per saperne di più
- scarica il bando
- pagina web della Regione Lombardia dedicata allo strumento di finanziamento
- Legge regionale 24 settembre 2015 - n. 26 - Manifattura diffusa creativa e tecnologica 4.0
- Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) della Regione Lombardia